Obbligatorio un domicilio digitale univoco per ciascuna impresa, ditta individuale o professionista

Tra le novità portate dal Decreto Semplificazioni c’è l’obbligo per ciascuna impresa, ditta individuale o professionista di dotarsi di un domicilio digitale univoco attivabile con un indirizzo PEC entro il 1° ottobre 2020.

Il domicilio digitale rappresenta un recapito digitale, appunto, legato proprio alla Posta Elettronica Certificata che, inserito in appositi elenchi e registri, dovrà essere utilizzato dalle Pubbliche Amministrazioni come strumento di comunicazione privilegiato.
Il domicilio digitale è il concetto chiave all’interno del decreto, concetto che va a sostituirsi e ad integrare quello di Posta Elettronica Certificata, introducendo una serie di importanti novità soprattutto per aziende e professionisti.
La più importante da sottolineare è l’obbligo, previsto dal 1° ottobre 2020 per tutte le imprese e professionisti, di comunicare il proprio domicilio digitale al Registro delle Imprese o al collegio o ordine di appartenenza.
Domicilio digitale che, diversamente dal passato, dovrà necessariamente essere univoco per ciascuna impresa o professionista.
Per i trasgressori di tale obbligo sono previste sanzioni e, per le aziende di nuova costituzione che non presentino correttamente l’indirizzo, il blocco della pratica.
Ma vediamo più nel dettaglio le novità apportate all’articolo 37 del Decreto Semplificazioni.

Il DL 185 del 2008 e, successivamente, il DL 179 del 2012 avevano già sancito l’obbligo di dotarsi di un indirizzo PEC per:

  • Imprese costituite in forma societaria,
  • Amministrazioni pubbliche,
  • Professionisti iscritti in albi ed elenchi,
  • Ditte individuali.

Il Decreto Semplificazioni arricchisce questo obbligo sostituendo la Posta Elettronica Certificata con un concetto più ampio, ovvero quello di domicilio digitale che, almeno per il momento, può essere attivato, appunto, con un indirizzo PEC.

Che cosa dovranno fare, quindi, imprese e società prima del 1° ottobre 2020?

  • Accertarsi di aver registrato il domicilio digitale (che in questo momento corrisponde a un indirizzo PEC) presso il Registro delle Imprese. Per fare la verifica, è sufficiente eseguire una ricerca sul Registro delle Imprese oppure scaricare una visura aggiornata dell’impresa dal cassetto digitale per il cittadino imprenditore, accedendo con SPID o CNS.
  • Se il domicilio digitale è già registrato, accertarsi che questo sia ancora valido e funzionante. Controllare quindi, ad esempio, che la casella PEC non sia scaduta, e che abbia spazio disponibile per la ricezione di nuovi messaggi. È importante accertarsi di questo, dal momento che la nuova legge prevede sanzioni anche per il domicilio già registrato ma inattivo.
  • Nel caso in cui non si sia ancora proceduto alla registrazione del domicilio, è necessario dotarsi di una PEC presso un Gestore accreditato e comunicarlo al Registro delle Imprese tramite l’apposita procedura online entro il 1° ottobre 2020.

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