Proposta Metodo di Calcolo per l’esposizione al rumore in ambiente di lavoro

Con grande disappunto apprendiamo della “Proposta di Metodo di Calcolo per l’Esposizione al Rumore in Ambiente di Lavoro”.
La procedura semplificata sarà utilizzata dalle aziende da 1 a 10 dipendenti e, in via facoltativa, dalle aziende fino a 50 dipendenti.
La prospettata adozione della procedura semplificata rende di fatto inutile la norma UNI 9432 (così come la norma UNI EN ISO 9612), vanificando quindi lo sforzo pluriennale dei Gruppi di Lavoro che si sono impegnati nell’elaborazione di validi metodi operativi.
La procedura semplificata sostituisce i rilievi fonometrici in campo con i valori contenuti in una banca dati non contestualizzata con l’ambiente di lavoro, che non possono rappresentare efficacemente le varietà delle situazioni riscontrabili nei luoghi di lavoro.
Quel che è più importante e preoccupante è che sarà in tal modo sminuito il ruolo del consulente in acustica, indispensabile per le misurazioni in campo e soprattutto per promuovere le azioni di risanamento e di miglioramento dell’ambiente di lavoro, scopo primario e unico vero movente delle norme comunitarie e nazionali.
In estrema sintesi, si può osservare che sostituire le misurazioni e le conseguenti valutazioni con gli asettici valori di una banca dati equivale a sostituire l’esperto in acustica con personale culturalmente inadatto a sostenere tale importante ruolo, con ovvie le ricadute sulla salute dei lavoratori e conseguenti ingenti costi sociali che deriveranno dalle scelte che si profilano all’orizzonte.
A fronte di un alleggerimento per le imprese nel breve periodo, si avrà un aumento dei costi per la collettività nel medio-lungo periodo.

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